Oboe
L’oboe è uno strumento musicale a fiato appartenente al gruppo dei legni, ha un timbro morbido e un suono leggero ma al tempo stesso penetrante. Ha grande potenzialità di gamma dinamica di suono ed espressività.
È uno strumento con tubo di legno leggermente conico e svasato all’estremità inferiore, lungo il quale si aprono i fori e sono collocate le chiavi. È uno strumento ad ancia doppia (due piccole canne unite assieme ad un cannello di ottone e sughero prodotto dalla ditta Chiarugi). La ditta “Danzi” è costruttrice di questo strumento.
Origine dello strumento
L’origine dello strumento si fa risalire all’antichità, all’aulòs dei Greci e alle tibie dei Romani. Nel Medioevo dovevano appartenere a questo tipo molti strumenti, genericamente designati dal termine calamus e poi, dal XVI sec., i tedeschi Cromorni (conosciuti in Italia come “cornamuse torte”), usati sia nelle danze popolari e nelle bande comunali, che nelle bande militari. Verso il Settecento entrarono nell’orchestra teatrale e sinfonica, via via perfezionati nell’intonazione, nel timbro, nella facilità d’esecuzione. Il nome attuale di oboerisale al tardo XVII secolo e si deve ai francesi, che chiamarono questo strumento hautbois ovvero “legno alto”, proprio in virtù del forte volume del suo suono.
Utilizzo dell’oboe
L’oboe è utilizzato generalmente nella musica da camera, nelle bande o nelle orchestre sinfoniche, anche come solista; più raramente nel jazz. Tra i principali compositori che hanno scritto musica per lo strumento è possibile ricordare Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni, Johann Sebastian Bach. Eccone un esempio: https://www.youtube.com/watch?v=tOc6I7rxAO8
All’interno di un’orchestra, l’oboe è la voce di soprano, è lo strumento che dà il “la” agli altri. Molto usato in orchestra, ha impiego anche nella musica da camera (quartetto per oboe e trio d’archi). L’utilizzo dell’oboe si è oggi diffuso anche nelle colonne sonore e nei brani di musica leggera.
Buon ascolto! https://www.youtube.com/watch?v=lUxaibUSWSc